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Storie » Bratto da Il Navigatore di Morris West |
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Pubblicato Mercoledì 14 Ottobre 2009 da soulfly |
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Thorkild andò a Sunset Beach dove i giovani leoni si divertivano a scivolare con le tavole sui cavalloni che arrivavano dal pacifico del nord.
Ormai lui era troppo vecchio per quello sport; sarebbe stato il candidato ideale per una spina dorsale fracassata o un cranio spaccato, ma gli piaceva guardarlo, considerandolo quasi un rito come il cercar d'acchiappare un toro o il dondolare dalle cime degli alberi con una striscia di cuoio attaccata alla caviglia, con grossi rischi e nessun premio se non il ritmo dell'atto stesso, l'orgasmo esplosivo dell'impresa riuscita e la gioia dell'applauso degli iniziati.
C'era una cupa maestosità nelle grosse onde che, proveniendo dalle Curli e dalle Aleutine, si arricciavano e si ripiegavano su su se stesse per rivelarsi in una cascata schiumosa sulla linea della risacca.
C'era una bellezza da mozziare il fiato nello spettacolo di una figura di un uomo che, in equilibrio su una stratta tavola di legno, scivolava su quel pendio con un muro d'acqua che si frangeva dietro di lui.
C'era un senso di terrore quando veniva lanciato in aria come un bioccolo di schiuma con la tavola a pochi centimetri dalla scatola cranica, e poi sepolto da un vortice di schiuma e di ghiaia. Ragazzi e ragazze, sembravano dei del mare usciti da una favola antica, felici e fieri e tuttavia crudeli, perché erano così liberi e sventati.
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